A Torre Pellice opere sul filo della memoria

Alla Galleria Tucci Russo, doppia personale visitabile fino al 31 gennaio

Che cosa ci sia di poetico e di artistico in alcune semplici casse di legno usate per stivare delle bottiglie di vino, in due banali pedane per trasporto merci e in un paio di stecche da biliardo non è facile scoprirlo.
Sono oggetti di uso comune slegati tra loro, privi di un nesso logico e comunque lontani da un’idea di scultura dai canoni consolidati. Eppure questi manufatti, isolati dal loro abituale contesto e diversamente disposti a terra, sono all’origine della serie "Places (Lost)" ideata da Jan Vercruysse per la personale che ha in corso fino al 31 gennaio da Tucci Russo a Torre Pellice. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino