Viaggio nel mondo delle cave

Bagnolo, indagine nella realtà dell'estrazione della pietra

BAGNOLO - Iniziamo questa settimana una serie di articoli riguardanti il settore dell’estrazione della cosiddetta "pietra di Luserna", un comparto economico molto importante per Bagnolo: ascoltando le varie voci in campo cercheremo di capire meglio la crisi che coinvolge anche le aziende che estraggono e lavorano la pietra, le prospettive future del mercato lapideo, quanto è determinante la concorrenza cinese in questo settore e cosa può fare il Comune per sviluppare ed aiutare le aziende.
Cominciamo questa nostra inchiesta con una panoramica generale sul settore.
A Bagnolo si estrae lo gneiss lamellare, detto anche "pietra di Luserna" perché verso la metà dell’Ottocento la pietra estratta arrivava principalmente da alcune cave sul versante di Luserna S. Giovanni, ed era usata per fare balconi e marciapiedi e venduta a Torino e in provincia. Nel 1882 il prolungamento della ferrovia Torino-Pinerolo fino a Torre Pellice rese più facile il trasporto a valle della pietra, determinando una crescita del mercato. Lo sviluppo del settore fu determinato anche dalla costruzione della strada di Mugniva che dalle cave di Luserna conduceva in centro paese. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino