Apre un negozio, ma solo a dicembre

Temporary shop, la nuova frontiera del commercio

Il mondo è precario e il lavoro a scadenza? Allora, almeno per una volta, il tempo lo decidiamo noi. Un moto di ribellione o più semplicemente grande intraprendenza: è nato così "Irresistible attraction to imperfection", temporary shop messo in piedi dalla trentenne pinerolese Elisa Canal a Torino, nel cortile del Maglio. Letteralmente "temporary shop" significa negozio temporaneo, ovvero a tempo determinato. In questo caso, solo a dicembre.
È una nuova logica nel mondo dello shopping internazionale. Se le vetrine tradizionali aprono e chiudono a una velocità incredibile, c'è chi decide volontariamente di aprire un'attività che nel giro di qualche mese scompare. Formula molto utilizzata soprattutto all'estero (hanno precorso i tempi Londra e New York), sta prendendo piede anche qui, a pochi chilometri da casa. In Italia il fenomeno è ancora poco diffuso, ma ha già dato vita a una serie di proposte e persino un'associazione, Assotemporary. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino