I risparmiatori trattengono il fiato, ma c'è chi compra

Le banche: i clienti stanno alla finestra confusi e impauriti, ma non c'è panico

L'Italia incapace di governarsi, l'Italia della crisi economica e finanziaria, le paure di crollo della nostra economia, il sempre più temuto accostamento con la Grecia, il famoso "spread" Btp-Bund diventato ormai pane quotidiano.
Sono questi, nei giorni dello (di)sperato salvataggio, gli argomenti più gettonati non solo da chi di economia se ne intende, ma anche dai comuni cittadini, coivolti da tv e giornali in una tempesta mediatica senza precedenti.
«La reazione della gente è di forte preoccupazione - sottolineano quasi in coro un po' tutti gli operatori bancari della zona -. Le persone sono come smarrite, cercano consiglio e vogliono capire che tipo di investimento hanno e se è legato alla crisi del momento». Un accorato appello determinato anche dalla confusione generata da termini troppo tecnici, capaci di ingannare chi non è del settore. Come lo "spread", per esempio, da molti impropriamente collegato con i tassi dei mutui o gli interessi bancari. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino