Alluvione, è passata la grande paura

Sei giorni di pioggia, a tratti anche molto intensa, hanno tenuto in apprensione il Pinerolese

Sei giorni di pioggia, a partire da giovedì 3 novembre. Una perturbazione largamente annunciata, «con tutte le condizioni per il verificarsi di un'alluvione». Ora che l'Arpa Piemonte, alle 13 di martedì 8, ha abbassato il livello di rischio idrogeologico a 1 (limitato), è possibile guardarsi alle spalle. E dire: è andata bene.
Nessuna vittima, nessun ferito, nessuna colata detritica assassina. È crollato il ponte della Bertenga a Torre Pellice, ma succede ad ogni piena (1977, 2000, 2008…): i 98 residenti dell'Inverso Rolandi hanno fatto la (sgradevole) abitudine all'isolamento, così come quelli dell'alta Val Germanasca. Sono state evacuate alcune decine di famiglie: a Villar Pellice, dove la precauzione, nelle località più a rischio (Garin e Combette del Rospart), è stata adottata sin da venerdì; a Bricherasio, Campiglione e Garzigliana, dove il Pellice è uscito dagli argini allagando frutteti e minacciando le abitazioni nelle località Ghiaie e Alberetti. Scuole chiuse lunedì.
In Valle Po, una frana preoccupa Paesana. Barge ha condiviso - con il Barant di Bobbio Pellice e con Massello - la poco gradita leadership delle località dov'è caduta più pioggia: il Ghiandone è salito alla ribalta delle cronache per il livello delle sue acque. Allagamenti anche nella zona della pianura.
Il geologo Daniele Giordan: «È andata meglio rispetto al 2008 perché l'estate è stata siccitosa». (ampi approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino