Tre boschi cedui piantati dai bambini

Vigone, un progetto ambizioso

VIGONE – Il Comune cerca sponsor e fondi per abbozzare un progetto con il Parco del Po sui boschi cedui europei che sono stati creati dagli scolari delle scuole materna ed elementare vigonese in tre zone del paese.
L’anno scorso il Comune ha messo in piedi un progetto per ricreare a Vigone dei boschi di "una volta". La Regione ha fornito 220 piante di diverso tipo: Ontano nero, Quercia farnia, Pallon di maggio… I ragazzi delle scuole locali li hanno piantumati dietro l’area ecologica nei pressi del rio Tagliata, al Biarone e alla Fontana dell’Ulè. In contemporanea, hanno studiato la flora sotto la guida di un naturalista.
Gli alberi che hanno resistito dopo la piantumazione sono oltre il 90 per cento: «Praticamente sono morti solo gli aceri campestri, perché rosicchiati dalle minilepri – spiega Giovanni Marchisone, consigliere comunale con la delega all’Istruzione, che ha curato il progetto –. A breve li pianteremo di nuovo, proteggendoli con delle griglie».
Lo stesso Marchisone vuole dare continuità al progetto per i ragazzi delle elementari: «Quest’anno vorrei che potessero studiare la fauna che ha iniziato ad abitare e potrà abitare in futuro questi luoghi di biodiversità. Il prossimo anno, invece, vorrei che studiassero i pesci». Il problema, però, è sempre il solito: i soldi.
«Ho contattato il Parco del Po, per avere la consulenza dei loro esperti. Purtroppo il nostro Comune non fa parte dell’associazione e le tariffe sono troppo alte per il nostro bilancio – ammette –. Cercheremo, comunque, di racimolare qualche soldo battendo tutte le strade possibili: dai bandi alla ricerca di uno sponsor».

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Paola Molino