Taglio libero fino a 5.000 mq di bosco
Lunedì 19 la Giunta regionale piemontese ha approvato le modifiche al regolamento forestale regionale, regolamento, quello in vigore, che era stato varato poco più di un anno fa dall'Amministrazione Bresso. Troppo complesso e inadeguato alle esigenze degli operatori del settore secondo l'assessore regionale Sacchetto che ha quindi deciso di modificarlo. «I boscaioli sono gli unici titolati a discutere e a decidere del patrimonio boschivo e della sua gestione» questa convinzione espressa dall'assessore, sicuramente molto discutibile, è stato il faro guida della commissione che ha messo mano alle modifiche, composta da rappresentanti della regione stessa, Corpo forestale dello Stato, Organizzazioni agricole e dall'Associazione nazionale boscaioli (Areb). Nessun rappresentante quindi delle organizzazioni che si occupano di tutela dell'ambiente e nemmeno della comunità scientifica. Alla fine è sortito un nuovo regolamento che secondo la Regione ha provveduto ad «eliminare in gran parte la rete burocratico-amministrativa in eccedenza». Iter burocratici semplificati quindi, meno controlli da parte dei tecnici, aumento del limite massimo (5.000 mq) dei lotti boschivi per i quali non è più necessario richiedere alcuna autorizzazione per procedere al taglio della legna e interventi anche sulla formazione. Una lettura approfondita delle nuove norme permetterà di capire quale impatto ambientale ed economico potrà avere il nuovo regìme di gestione dei boschi.
Paola Molino