L'uomo di scorta a Babano

Giachino, le autoblu e i fuochi targati

L'abbiamo sempre scritto. La festa di Babano è una di quelle da record. Difficile immaginare diecimila persone, in pochi giorni, a mangiare costine, in una piccola frazione di Cavour con poche decine di abitanti e cento volontari, perché la festa riesca bene.
Ma c'è anche chi vorrebbe cavalcare politicamente la festa con contorno di un sottosegretario - Bartolomeo Giachino - che dà spettacolo con auto blu e scorta al seguito… delle costine. Tanto per intenderci c'erano sempre le costine, ma c'erano per davvero le auto blu, Carabinieri e scorta. Aspettavano solo loro, in ritardo, per dare il via ai fuochi artificiali.
Ecco, Giachino - un mio coetaneo che conosco bene dall'epoca in cui militava nella corrente di Donat Cattin, sinistra Dc, per poi uscirne e finire all'ombra del Cavaliere - giovedì 8 ha rappresentato proprio quella classe politica di cui possiamo tranquillamente fare a meno. E che con lo spirito della festa di Babano non c'entra niente. Un po' sobrietà non guasta mai, caro Giachino.

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Paola Molino