C'era una volta la Posta
Una volta era un ente pubblico che permetteva ai cittadini di inoltrare e ricevere corrispondenza. Oggi, l'ultimo dei problemi di Poste italiane sembra esser diventato quello di consegnare la posta tempestivamente.
Eppure, è questa la più grande azienda di servizi in Italia. Una società per azioni altamente redditizia, che vanta un utile netto di un miliardo di euro nel 2010 - di cui soltanto il 24 per cento proviene dai servizi postali - circa 150.000 dipendenti (nel 1990 ne erano impiegati oltre 237.000) e 14.000 Uffici postali. Agli sportelli, dopo un'adeguata coda e sperando non si blocchino i terminali, si possono stipulare assicurazioni (Poste Vita è stata premiata nel 2009 a Londra con il World Finance Global Insurance Award, come miglior compagnia assicurativa italiana dell'anno), aprire conti correnti (Banco Posta è diventata la quarta banca del Paese), accendere mutui ma anche acquistare un cd, un ricettario o una ricarica del cellulare (primo operatore postale al mondo ad entrare nel settore della telefonia mobile). Ma, nonostante la posta ordinaria sia stata ormai abolita a favore della prioritaria - con conseguente aumento tariffario -, ricevere regolarmente la corrispondenza pare un'utopia. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino