Frossasco: scritte xenofobe deturpano il Museo dell'emigrazione

FROSSASCO - Alcune scritte xenofobe sono apparse sulle vetrate del Museo dell’emigrazione e con esse anche una strana macchia a terra che potrebbe sembrare di un liquido infiammabile. Questa la sorpresa che hanno trovato giovedì mattina gli addetti al Museo. Ma cosa c’è dietro questo atto? A Frossasco, da qualche settimana, sono ospitati una quarantina di africani provenienti dalla Libia, ma di nazionalità diversa e quindi di lingua diversa. Su designazione della Regione e previo accordo con la proprietà, alloggiano al Residence S. Donato. Per non lasciarli in balia di se stessi, sono stati organizzati corsi di lingua che si svolgono proprio al Museo regionale. Nel tardo pomeriggio, alcuni di loro raggiungono l’oratorio, dove nel frattempo i bambini hanno terminato le ore a loro disposizione dell’Estate ragazzi, e si cimentano in una partita al pallone. Altri animatori si avvicendano poi per occupare il tempo di questi profughi.
Nei giorni scorsi alcuni di loro hanno chiesto di poter suonare e così, sempre nei locali del Museo, partecipano a lezioni di musica (tamburo). Il ritmo delle percussioni farse non piace a tutti e qualche protesta c’è anche stata, seppur molto limitata.
Ma le scritte comparse - «Vi bruceremo», con altre di stampo razzista - sono tutt’altra storia. E meritano attenzione.

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Paola Molino