La notte è bella, anche senza "sballo"

Ad ogni fine settimana sono diversi i giovani che bevono fino a finire al Pronto soccorso

È servito a poco limitare gli orari di somministrazione e vendita degli alcolici nei locali. Non c'è limite che regga, nel week-end di tanti giovani. «In discoteca entrano già "bevuti"», avvertono i gestori delle discoteche. Comprano superalcolici e birra al supermercato - costa meno e nessuno ti chiede l'età - e li consumano in auto, ad inizio serata. Si chiama binge drinking, un'attitudine del Nord Europa che nei fine settimana sta prendendo piede anche tra i coetanei del nostro Paese. Si beve per sballare, fino a stare male. Non si sorseggia, si ingurgita. L'obiettivo, infatti, non è bere per gustare ma per annullarsi nella sbronza insieme agli amici, in gruppo. Quasi un'iniziazione alla vita adulta. Un rito che però ad ogni week-end porta molti giovani al Pronto soccorso. Ma non per tutti è così. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino