C'è un'invasione di moschini ma i castagni non c'entrano

Val Pellice, pullulazione di innocui ditteri

VAL PELLICE - La voce più assurda è che sia colpa delle radiazioni di Fukushima. La voce più diffusa, invece, è che si tratti dei torymus sinensis, l'insetto lanciato dall'Università di Torino e dalla Regione per contrastare il cinipide galligeno che sta danneggiando i castagneti.
Sta di fatto che in tutta la Val Pellice si registra da qualche giorno un'insolita invasione di "moschini". Nessuno è ancora riuscito a dare un nome a questo dittero, tuttavia è certo che le ipotesi popolari sono sbagliate. «Fosse davvero il torymus, vorrebbe dire che la lotta al cinipide sarebbe a buon punto!», osserva Giovanni Bosio, tecnico del Settore fitosanitario dell'assessorato all'Ambiente della Regione. Purtroppo, invece, occorreranno anni prima che la diffusione dell'insetto antagonista sia tale.
Che non si tratti del torymus è evidente: basta un confronto con le foto reperibili in Internet. Non è neppure il cinipide (sarebbe una tragedia, per i castagni). In realtà si tratterebbe della pullulazione straordinaria di un dittero normalmente presente in zona: «È un processo naturale. A volte gli insetti trovano un ambiente favorevole e si riproducono in modo straordinario. Ma il ciclo di vita è breve: tra 15 giorni, probabilmente, il fenomeno si esaurirà», afferma Davide Baridon, agronomo. Potrebbe essere semplicemente "colpa" dell'estate calda e umida o magari della diminuzione dell'inquinamento: avete notato, ad esempio, come quest'anno anche le lucciole siano diffusissime?�

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Paola Molino