Battere cassa con le Fondazioni (ma ci vogliono progetti)

L'avevamo già scritto e sottolineato sei mesi fa: le Fondazioni bancarie sono avare con il Pinerolese. Eravamo partiti da un dato relativo alle erogazioni in un anno delle Fondazioni piemontesi. Una massa ingente di denaro: 338 milioni con Fondazioni Crt e SanPaolo che assieme avevano erogato i due terzi (poi c'è la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo che nel 2009 aveva erogato oltre 45 milioni, il dieci per cento in più delle erogazioni fatte nel 2010).
Il Pinerolese era messo ai margini. Una media annua di 5 euro per abitante (considerato il territorio allargato ai Comuni di diffusione de "L'Eco del Chisone"), l'88 per cento in meno, ad esempio, di Alba. Facile a questo punto capire come sette milioni di euro, per Alba, permettano di realizzare un sacco di iniziative e progetti, mentre al Pinerolese sono arrivati appena poche centinaia di milioni.
La storia si ripete. In questi giorni abbiamo cercato - non sempre è facile e per la Fondazione Crt abbiamo impiegato mesi per avere i dati richiesti - di capire come sono state fatte le ripartizioni dei contributi, con riferimento all'ultimo bilancio. Meno soldi da distribuire, ma pur sempre somme ingenti. Da sola la Fondazione Crt ha fatto erogazioni per 123 milioni (erano 163 nel 2009). Quest'anno al territorio pinerolese sono stati destinati circa 550mila euro, contro i 740mila dell'anno precedente. Due terzi della somma sono stati stanziati per ambulanze di Croce rossa e Croce verde, circa 130 per la Diocesi di Pinerolo e Comuni per interventi in edifici religiosi, 150 per Il sorriso di Luserna, Ospedale di Cavour e Revello, Centro socio-assistenziale di Vigone, Ipab di Bricherasio, Barge, Bagnolo e Paesana.
Poi tanti piccoli progetti che permettono di mantenere in vita associazioni od iniziative nei più svariati campi. La Valle Po è stata più attiva a chiedere erogazioni (sempre in base ai progetti) e la Fondazione Crt ha corrisposto circa 220mila euro, quasi otto euro per abitante, contro i tre euro a favore del Pinerolese.
Pinerolo è dunque trascurata? Forse, ma non solo. Probabilmente abbiamo mancato di presentare progetti con proposte innovative o qualificanti, puntando troppo a richiedere un sostegno alla spesa più che ad iniziative di eccellenza che costituiscono un investimento per il territorio.
Non è giusto che il Pinerolese - e questo va ribadito con forza - venga trascurato dalle Fondazioni bancarie, ma è altrettanto vero che, a parte le eccezioni, il territorio deve recuperare capacità progettuali di ampio respiro ed uscire dall'ottica dell'ordinaria amministrazione.

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Paola Molino