No Tav in fuga, apre il cantiere

Dal Pdl al Pd un coro di elogi alle Forze dell'ordine

Lunedì, giorno della resa dei No Tav a Chiomonte. Duemila tra poliziotti, Carabinieri e Guardie di finanza hanno aperto il varco per far posto al cantiere della discenderia della Maddalena. Lavoro propedeutico al tunnel vero e proprio della linea ad alta velocità Torino–Lione. Se entro il 30 giugno non si dà all’Europa almeno l’impressione che i lavori stanno per iniziare si perde il finanziamento dell’Unione europea. E di conseguenza tutti gli altri.
Le reazioni.
Lucio Malan, senatore Pdl, eletto anche in Val Susa. Dice: «Un gruppo di qualche decina di persone non può andare contro gli interessi di una nazione. Tanto meno con la violenza. Dopo 18 anni di parole occorre iniziare, fermarsi significherebbe condannarsi alla marginalità economica e alla perdita di migliaia di posti di lavoro». I finanziamenti dello Stato arriveranno? Malan: «Sicuramente. Ci sono». Il senatore esprime poi «solidarietà e complimenti alle Forze dell’ordine per il loro agire. Più che agli ideali ambientalisti i No Tav mi sembrano più interessati a fare casino».
Anche il presidente della Provincia Antonio Saitta (Pd) ringrazia le Forze dell’ordine, e aggiunge: «Le porte per un dialogo serio ed un confronto vero sono sempre aperte. Se gli amministratori della valle sceglieranno la legalità troveranno sempre nella Provincia ascolto e collaborazione». … (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino