Il radioamatore che parla con gli occhi

BEINASCO - Ancora un gran colpo per Michele Riva, malato di sclerosi laterale amiotrofica, che in questi giorni è diventato ufficialmente un radioamatore autorizzato dal ministero dello Sviluppo economico. Dopo il grande successo del derby tra Juventus e Torino a favore della ricerca contro la Sla, la partecipazione al raduno degli Alpini, la scrittura di un libro autobiografico, il progetto di fare un film e molte altre pazze idee, nonostante la malattia e l’immobilità un altro traguardo che premia l’ingegno, la costanza e la voglia di vivere.
Caso forse unico al mondo per un malato di Sla, impossibilitato ad ogni movimento corporeo, che parla vivacemente con il resto del mondo grazie ad un comunicatore elettronico che trasforma i movimenti oculari in parole, richieste, comunicazioni e comandi per un personal computer.
Michele quasi ci scherza su e nelle sue parole c’è tutto il suo modo di affrontare la vita: «Può sembrare una barzelletta, un muto che vuole parlare con il mondo via etere! L'anno scorso ho studiato e conseguito la patente da radioamatore, con esami di radiotecnica ed elettrotecnica superati grazie al comunicatore ottico. Ma il successo è stato possibile grazie ad una nuova tecnologia, che ha impegnato non poco gli ingegneri del mio comunicatore “eye tracker” e i radioamatori del Torinese. Già, perché è complicato far parlare un muto ma lo è ancor di più consentirgli di gestire tutte le funzioni della ricetrasmittente in totale autonomia con il solo movimento degli occhi. Ci siamo riusciti, con grande soddisfazione da parte di tutti». … (approfondimenti nell'edizione in edicola)