Pinerolo guardi al futuro per non ripetere gli errori del passato

La nuova Giunta dopo un biennio tutto da dimenticare

Ormai è una routine consolidata che, appena eletto un nuovo sindaco, ci siano tante pressioni per la distribuzione degli incarichi di assessore. È accaduto a Torino e a Milano, così come a Pinerolo. Ma si sa che i vari sono sempre difficili anche in considerazione del fatto che hanno ridotto il numero degli assessori mentre le ambizioni sono rimaste immutate. Forse sono addirittura cresciute.
C'è chi mugugna e c'è chi sbatte la porta arroccandosi su posizioni critiche fin dal primo momento, lasciando il partito in cui è stato eletto per costituirsi in partito personale.
Una personalizzazione partitica che oggi, finalmente, sembra in crisi. Casini-Fini-Rutelli hanno fatto un flop a livello nazionale. Anche se forti di un 5 per cento (a Pinerolo appena il 3,9 per cento), si stanno comportando un po' come i vecchi socialdemocratici di un tempo, nel tentativo di condizionare maggioranze un po' schierate a centrodestra, un po' orientate verso il centrosinistra. In attesa di vedere dove gira il vento.
Anche un partito, nato sulla forte personalità di Di Pietro, sta sperimentando che il fondatore della "ditta" non è più l'asse portante di un partito - l'Idv - con altri leader che si stanno affacciando prepotentemente sulla scena politica.
L'augurio, nei confronti della nuova Amministrazione della città, è quello di non ripetere gli errori del recente passato. … (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino