Val Pellice: lotta tra mosche per salvare la produzione di castagne

Damocle non se ne abbia a male: ma quella che incombe sulla produzione di castagne nelle valli del Torinese, Val Pellice in primis, è la spada del cinipide. Si tratta di un pericoloso parassita del castagno, di provenienza asiatica, che compromette seriamente la salute della pianta - senza necessariamente ucciderla - depositando le sue uova (anche 2.000 per esemplare) su foglie e germogli. Ad occhio nudo si notano delle evidenti "galle" (cioè degli ingrossamenti di forma tondeggiante, tra il verde e il rosso) dove, nella primavera successiva, nasceranno le larve.
«Il problema è che la presenza del cinipide del castagno può ridurre la produzione dei frutti anche del 70 per cento», osserva Piervaldo Rostan dell'Associazione produttori di Castagne della Val Pellice. Quella tra Bibiana a Bobbio Pellice è una delle zone più vocate del Piemonte: «Si può stimare che, ogni anno, si producano in valle circa 500 quintali di castagne». … (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino