Dalla Libia all'isolamento di Pracatinat

Smarrimento tra gli 85 profughi ospitati a 1.700 metri

Sono 85 al momento i profughi provenienti dalla Libia ospitati nel secondo padiglione del Centro di soggiorno di Pracatinat. Era chiuso in attesa di ristrutturazione, ma l'emergenza umanitaria l'ha riportato in attività. La struttura è più che decente, ma i giovani ospitati, originari del Bangladesh, Pakistan e dei Paesi dell'Africa occidentale subsahariana in particolare, e fuggiti dalla Libia in guerra, sono abbandonati a se stessi. Là, a 1.700 metri di altezza e a sette chilometri dal primo centro abitato. Al momento mancano di traduttori, di mediatori culturali e sostegno socio-psicologico, tutti servizi che secondo le convenzioni devono essere garantiti dalla Regione. Gli operatori e gli amministratori del Centro di soggiorno fanno quello che possono per farli sentire "a casa". «Sono bravi ragazzi, chiedono solamente di poter essere ascoltati; hanno bisogno di essere rassicurati e coccolati», spiegano i vertici del Consorzio di Pracatinat. Decisamente migliore la situazione a Frossasco e Torre Pellice. … (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino