Cavatori cinesi rispondono a "Striscia la notizia"

Uno scalpellino interpreta il disagio della comunità in seguito al clamore televisivo

«Non è vero che svendiamo la pietra, si tratta di una polemica senza senso, tutta la nostra attività viene svolta in modo lecito». Con pacatezza ma in modo fermo, un giovane cavatore cinese rilascia a "L'Eco" un'intervista in cui ci si affida proprio ad un raffronto di prezzi per negare decisamente la versione emersa in un recente servizio di "Striscia la notizia". Così la pietra di Luserna in prima serata nazionale e le dichiarazioni all'inviato (Capitan Ventosa) di tre italiani di spalle e incappucciati che muovevano accuse pesanti, facendo riferimento non solo al fattore di una presunta concorrenza sleale.
Gli anonimi protagonisti della denuncia, dirompente come ogni azione a mezzo televisivo, citavano anche situazioni di illegalità sotto il profilo contabile e l'intervistato cinese ci tiene a smentire anche su questo versante. Tra Barge e Bagnolo sono 17 le ditte di cinesi che operano nel settore della pietra, occupandosi della fase intermedia tra estrazione e commercializzazione. Puntualizza l'interlocutore: «Il prezzo del classico mosaico lavorato da noi cinesi è uguale a quello venduto dagli italiani: circa cinque euro». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino