Salviamo questa valle

Tra qualche giorno ripristineranno un collegamento stradale per chi deve salire o scendere verso Perrero, Prali, Massello e Salza. Se guardiamo quanti sono gli abitanti effettivamente residenti si tratta di un migliaio di persone, forse meno. Ma, forse perché sono così pochi, dovrebbero trasferirsi a fondo valle per evitare lo stillicidio di interruzioni stradali, causate dalle frequenti frane? O non sarebbe più giusto predisporre finalmente un piano completo per la messa in sicurezza della strada provinciale?
Optiamo senza indugio per la seconda soluzione. Non si discute neppure. Ma, al di là delle prese di posizione, occorrono atti concreti, non piccoli rattoppi, com'è stato fatto negli ultimi vent'anni.
Chi conosce la zona ci dice che smottamenti, nello stesso tratto di strada dove c'è stata l'ultima frana, erano già avvenuti nel 2000, quattro anni dopo e nel 2008. Segno evidente di una pericolosità a cui mai è stata data soluzione definitiva.
La Valle Germanasca non può morire così, inesorabilmente, sotto i colpi di piogge più o meno abbondanti o di copiose nevicate. Altrimenti la valle ce la ricorderemo solo più in cartolina.
La Provincia di Torino faccia la sua parte, senza indugi.

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Paola Molino