La Fiat: investimenti e cassa integrazione

L’amministratore delegato della Fiat Marchionne ha confermato venti giorni fa al Governo ed alla competente Commissione del Parlamento che la società non ha intenzione di lasciare l’Italia, anzi è impegnata in un vasto programma di investimenti, denominato Fabbrica Italia e quantificato in 20 miliardi di euro in quattro anni. Quattro miliardi saranno destinati a Fiat Industrial, e 16 miliardi a Fiat Spa, per auto, motori e componenti. A questo forte impegno finanziario dovrebbe corrispondere, secondo i piani dell’azienda, un incremento della produzione di auto e di veicoli commerciali leggeri, in Italia, di oltre il 100 per cento, passando dalle 751.000 unità del 2010 a circa 1.650.000 unità nel 2014.
A fronte di questo annuncio così importante nella nostra Regione, anche per le ripercussioni certamente positive sulle fabbriche dell’indotto auto, corrisponde però nell’immediato la conferma della cassa integrazione, in attesa dell’inizio delle nuove produzioni nei diversi stabilimenti. I motivi di questa discrasia tra programmi e realtà operativa è motivata dal fatto che i nuovi modelli per entrare in produzione richiedono tempi lunghi, dai due ai quattro anni. Questo spiega perché alla fase dell’impegno ad investire, non corrisponde un effetto immediato sull’occupazione. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino