Un Pd plurale può vincere la sfida

Le Primarie di Torino

Le Primarie di Torino hanno avuto una rilevanza nazionale e la partecipazione al voto è stata un successo (più di 53mila cittadini), anche perché hanno partecipato numerosi elettori della sinistra antagonista che hanno votato per Passoni (con un risultato superiore alle attese) e per Curto: il 12 ed il 4 per cento dei voti.
Il successo della partecipazione si è comunque espresso soprattutto nella netta vittoria di Fassino.
Quando gli è stato comunicato l’esito delle Primarie, l’ultimo segretario Ds, il padre fondatore del Pd (con Prodi, Rutelli e Veltroni) si è commosso: più del 55 per cento dei votanti lo ha candidato a sindaco, contro il 27 per cento che ha scelto Gariglio. I quotidiani hanno commentato: ha vinto l’esperienza, ha vinto la continuità con l’Amministrazione Chiamparino. I sostenitori di Gariglio non hanno nascosto la delusione per un risultato che è rimasto al di sotto delle attese, ed hanno dichiarato: Torino non è ancora pronta al cambiamento, anche perché gli elettori di queste Primarie sono stati, in maggioranza, "over 50". Ma all’appuntamento elettorale di maggio, tutti sosterranno Fassino, senza incertezze: Torino deve restare al centrosinistra. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino