Per la tragedia del “Sociale” tre avvisi di garanzia

Il Pm contesta cooperazione in omicidio colposo

Tre indagati per la morte di Michele Capitani, precipitato nel montacarichi del teatro Sociale di Pinerolo nel primo pomeriggio di mercoledì 26 gennaio, poche ore prima della presentazione della tappa pinerolese del Tour de France. Capitani, detto “Lino”, morì in tarda serata all’Ospedale Civile.I nomi degli indagati odierni: Antonio Morrone, ingegnere capo dell’Uf  cio tecnico del Comune (proprietario della struttura), Giuseppe Soldano, presidente della Artistica Music & Show di Bra, e Walter Rizzo, il tecnico del suono, dipendente della cooperativa, presente al Sociale quel tragico pomeriggio.
A tutti e tre il procuratore Giuseppe Amato (affiancato dai sostituti Maina e Santoriello) contesta la cooperazione in omicidio colposo.
Tutti e tre per la Procura avrebbero dunque qualche responsabilità, seppur a vario titolo, nella morte di Capitani Essenzialmente su un punto, che è subito apparso nodale per comprendere la dinamica della tragedia: la presenza della chiave per lo sblocco manuale del montacarichi.
Era inserita in una serratura in alto, tra i due battenti della porta interna dell’elevatore. Quella chiave, che consente l’accesso alla botola anche quando il montacarichi non è al piano, lì non doveva esserci. Dunque, qualcuno ce l’ha messa o non ha vigilato a suf  cienza per evitare che ci fosse. Dopo molti interrogatori, la rosa dei possibili responsabili si è ridotta (almeno per ora) ai tre cui martedì pomeriggio è stato noti  cato l’avviso di garanzia.
Ora sulla scrivania di Amato dovranno arrivare gli ultimi accertamenti affidati all’Asl e ai Carabineri. Nel contempo i tre inquisiti potranno depositare memorie difensive e a quel punto vedremo come i Pm chiuderanno le indagini.

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Paola Molino