«Carissimi studenti, dividiamoci la crisi»

Slogan che fanno riflettere

A Pinerolo occupazioni delle scuole, cortei, tutti contro la Gelmini e la sua legge. Ma se andiamo indietro nel tempo, qualunque fosse la legge proposta, quando si tocca la scuola e la sua organizzazione, questo ha sempre dato origine a manifestazioni, anche più accese di quelle di una settimana fa, da parte degli studenti. La storia si ripete all'infinito.
Diamo per scontato che la "legge Gelmini" contenga elementi fortemente penalizzanti per la scuola (anche gli studenti, impegnandosi di più, potrebbero fare la loro parte!), ma in questa vicenda, come in altre, c'è un dato incontrovertibile: la crisi economica che ha attraversato tutto il mondo. In altre parole: se non si mette un freno alle spese, l'economia non regge ed invece che uscire, molto lentamente dalla crisi, ne saremo tutti vittime, come avvolti da spire.
Gli studenti - questo è un loro slogan - ammettono la crisi, ma scrivono chiaro: «Noi la crisi non la paghiamo». Domanda: se nessuno vuole pagare un pezzo di crisi, come usciremo dalla crisi?

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Paola Molino