Accusa-difesa: sarà un bel duello

Venerdì gli interrogatori, mentre il sindaco riapre la struttura

Dopo la grande abbuffata mediatica, la vicenda del nido "Nel paese delle meraviglie", da giovedì sotto sequestro, sta rientrando nelle dovute dimensioni. In ogni caso, non importa da dove la guardi, resta una storia "scivolosa". «Non era un lager, e non sono mai stati perpetrati orrori»: il procuratore Giuseppe Amato lo ribadisce con chiarezza. Il sindaco Paolo Covato, nominato dal gip custode giudiziario della struttura, più poeticamente ha detto: «Erode non abita a Pinerolo e mai ci abiterà».
Le accuse a carico delle tre titolari, Francesca Pamfili, Elisa Griotti e Stefania Di Maria, però restano pesanti (almeno per ora): maltrattamenti nei confronti dei piccoli ospiti del nido. Per Amato e il sostituto Ciro Santoriello, il quadro probatorio è ormai sostanzialmente definito, anche se nuovi ed importanti elementi potrebbero emergere dopo gli interrogatori fissati per venerdì in caserma. Di contro, il collegio difensivo (avv. Mauro Ronco, Mirella Bertolino, Cristina Botto e Davide Richetta) sta affilando le unghie: si preannuncia un bel match. (Ampi servizi nell'edizione in edicola pagina di Pinerolo)

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Paola Molino