Disorientati a Barge per l'utilizzo delle ecoisole

BARGE - Non è ancora stato pienamente capito dalla cittadinanza il nuovo sistema delle microisole: c'è stata riduzione generale dei cassonetti per la raccolta rifiuti e delle postazioni precedenti, compensata dalla previsione di isole in cui si trovano cassonetti leggermente più piccoli, ma per tutti i tipi di rifiuti (dal vetro alla carta, alla plastica, alla indifferenziata). Purtroppo, la gente non ha percepito molto il cambiamento. Qualcuno si è semplicemente arrabbiato per non aver più trovato il solito cassonetto e si è limitato ad abbandonare i sacchetti in terra o a collocarli nei piccoli cestini verdi, imponendo un carico di lavoro inusitato agli operai comunali, che devono svuotarli. Specialmente i residenti di nazionalità cinese non riescono a capire come debba avvenire la nuova differenziazione. Mancano le campane per il vetro, quindi, molti abbandonano sacchetti pieni di vetro, con scritte in ideogrammi, ai piedi dei nuovi cassonetti. Altri gettano nel nuovo cassonetto del vetro bottiglie di plastica e barattoli con scritte cinesi. Il problema sarebbe di facile soluzione, se si apponessero anche scritte in lingua cinese su ogni cassonetto di ogni microisola. Il Consorzio servizi ecologia e ambiente, assieme alla cooperativa "Erica" di Alba ha già avviato una serie di incontri con la popolazione, per spiegare come funziona il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. Giovedì 21 ottobre, alle ore 21, appuntamento presso il salone parrocchiale di Crocera. Con questo sistema, non si riesce comunque ad arrivare capillarmente a spiegare il problema ad ogni utenza. Nuovi cestini e sacchetti per i rifiuti umidi (atti a produrre humus) sono già stati distribuiti, casa per casa, in vaste aree del territorio. Dai dati elaborati a giugno 2009, risulta che la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di Barge raggiunge ancora solo il 45 per cento, di cui: il 24 per cento è la percentuale effettiva di raccolta differenziata e il restante 21 per cento circa è frutto di un “bonus” regionale, derivante da una produzione pro-capite di rifiuti (1,1 kg/abitante/giorno) inferiore alla media provinciale (1,4 kg/ab/giorno). Nel 2010, però, si dovrà raggiungere il 55 per cento. Se non lo si farà, verrà applicata la sanzione regionale di 120.233 euro (15 per abitante). Ecco perché "differenziare conviene" non si limita ad essere uno slogan.

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Paola Molino