Abbiamo tanto buon gusto

Pinerolese protagonista al Salone che si apre il 21 al Lingotto

Sarà anche vero che non di solo pane vive l'uomo, ma se un territorio produce tanta bontà è sicuramente un buon inizio. La vocazione gastronomica del Pinerolese - in bella mostra al Salone internazionale del gusto di Torino dal 21 al 25 ottobre - non varrà economicamente come quella industriale, ma almeno non è in crisi nera: «A livello occupazionale, l'unico settore che "regge" e che addirittura assume è quello alimentare di nicchia», confermano all'assessorato provinciale al Lavoro. Numeri piccoli, ma non trascurabili: soprattutto perché positivi. Il solo "Paniere della Provincia di Torino" difende la tipicità delle delizie di un migliaio di produttori, che fatturano - si stima - circa 20 milioni di euro. Vale la pena ricordare il saras del fen, il plaisentif, la mustardela, i mieli delle vallate alpine, la menta di Pancalieri, le patate di montagna, il genepì… Nomi noti nel nostro territorio che si stanno affermando ben al di fuori. Anzi, il presidente dell'Associazione produttori di saras, Pier Claudio Michelin-Salomon di Bobbio, rivela: «La nostra ricotta stagionata è paradossalmente più apprezzata nel resto del Nord Italia che non nel Pinerolese». Val la pena dunque riscoprirla, cogliendo l'occasione del Salone del gusto: una kermesse dove sarà possibile assaggiare il saras o la menta di Pancalieri accanto alla lucaneca del Trentino o al pistacchio di Bronte (Sicilia). Nei padiglioni di Lingotto Fiere potrebbe essere curioso cercare le piccole prelibatezze che abbiamo sotto casa ma che, magari, conosciamo poco: da La Rhumerie di Bruino alla Domori di None, dalla birra Beba di Villar Perosa alla mela Grigia di Torriana (Barge). (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino