A scuola, tra tagli e proteste

Numerosi i problemi degli istituti del territorio

Continuano i problemi e le proteste in molte scuole del territorio.
Ad Airasca, il malcontento delle famiglie riguarda la pausa mensa, il nuovo orario di uscita e la cancellazione delle scelte effettuate in estate.
Il disagio si è diffuso anche tra i genitori bagnolesi delle primarie e secondarie di Primo grado: il servizio mensa non sarà attivato fino ad inizio ottobre, complici il Patto di stabilità e i tagli indiscriminati alle risorse per bidelli, assistenza e ore di sostegno.
«Perché la scuola di Cumiana ha diminuito l'orario?». È questa la domanda che si pone un gruppo di genitori, costituitosi in comitato. Chi prima della riforma aveva scelto un monte ore più alto, che prevedeva tre pomeriggi e attività complementari come sport e studio, dopo di essa non ha più potuto decidere. Alla primaria, inoltre, il tempo pieno non è stato attivato, nonostante il 96 per cento di adesioni.
A S. Secondo e Prarostino, invece, gli alunni saranno assistiti, durante il pranzo, da operatori di una cooperativa: la spesa sarà a carico dei genitori.
Lunedì 20 le famiglie delle classi della primaria di Perosa si sono fatte promotrici di un'iniziativa: oltre 90 alunni hanno consumato il pranzo al sacco seduti nel prato fuori dalla scuola, per protestare contro i tagli da 40 a 27 ore. Le manifestazioni proseguono.
Servizio mensa a rischio anche alla primaria di Porte mentre a Pinerolo, dopo trent'anni, si è conclusa l'esperienza di "Pinerolese in gioco", il progetto sportivo che coinvolgeva ogni anno migliaia di giovani. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino