Ad Airasca i gamberi "killer"

Fertilissimo ed altrettanto aggressivo: tanto che lo chiamano il "gambero killer". Riesce a respirare fuori dall'acqua anche per molte ore e può percorrere 300 metri al giorno. Dove passa fa terra bruciata (o quasi) perché, essendo onnivoro, si nutre di uova di pesci ed anfibi, di alghe e di piante acquatiche, alterando gli equilibri delle biodiversità. Il gambero rosso della Louisiana (da non confondere con quello autoctono d'acqua dolce) ad Airasca sembra essersi diffuso rapidamente, invadendo rii e fossati, ma anche giardini e orti. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino