Il tour de France arriverà a Pinerolo?

Potrebbe essere mercoledì 20 luglio 2011

Il Tour de France a Pinerolo nel 2011? La macchina sta mettendosi in moto, pare, nel venire a conoscenza delle richieste di prenotazione alberghiera in ambito pinerolese da parte dell'organizzazione targata Aso (Amaury Sport Organisation). In soldoni: «Fermate le camere, che arriviamo».
Era l'inverno del 2008 quando a Parigi vennero effettuati i primi passi in vista di una candidatura e altri contatti seguirono tra il comitato promotore pinerolese e l'organizzazione della Grande Boucle, sempre a giugno dello stesso anno. Venne presentato un dettagliato dossier dal Comitato con alla presidenza Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino, e vice il sindaco Paolo Covato, e lo sponsor Elvio Chiatellino, presidente della cooperativa Quadrifoglio. A quest'ultimo si deve l'approdo del Giro 2007, premessa insostituibile per il ritorno della corsa rosa nel 2009, "ponte" per immaginare un nuovo traguardo chiamato Tour de France.
Il tempo non è trascorso invano, la credibilità di Pinerolo come sede d'arrivo per Contador, Shleck, Basso e compagnia pedalante è andata nel frattempo aumentando e la fine dell'edizione 2010 della corsa francese si accompagna in questo caso ad un conto alla rovescia: già, perché il Tour de France 2011, con partenza dalla Vandea e passaggio prima sui Pirenei e quindi nelle Alpi, vivrebbe la sua ultima settimana anche all'ombra di S. Maurizio. Uno sforzo da onorare al meglio per il comitato di candidatura di cui anche "L'Eco del Chisone" fa parte.
Mercoledì 20 l'opzionabile data sul calendario per l'omaggio all'antica dominazione francese, nel contesto di una ricorrenza di grande valore simbolico come i 150 anni dell'Unità d'Italia. Si tratterà di riflettori mediatici che tornano a riaccendersi, di ritorno economico importante - 1.500 camere d'albergo da prenotare per la sola carovana vi sembran poche? - in primo luogo di un evento al quale, l'Olimpiade insegna, il territorio dovrà consegnarsi con passione ed orgoglio.
Monsieur Prudhomme, numero uno dell'organizzazione della Grande Boucle targata Aso chiese un po' di pazienza alla delegazione pinerolese, per poter rendere l'approdo a casa della Maschera di ferro compatibile con il disegno generale della corsa.
C'è da chiedere agli appassionati di ciclismo di stare ancora un po' nella pelle, cosa non facile quando ci si immagina la maglia gialla a Pramartino o sui tornanti del Colle delle Finestre, semmai praticabile. A questo punto la parola passa alla presentazione autunnale.

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Paola Molino