Dopo il nubifragio si contano i danni

Villafranca, in frazione Graneri le trote si pescano nei… campi

VILLAFRANCA - Il nubifragio di due settimane fa ha lasciato profonde ferite nei campi villafranchesi. È sufficiente percorrere la Provinciale verso Cavour per capire quanto le colture siano state danneggiate. Il mais dovrà essere in gran parte riseminato, solo chi aveva tardato la semina è riuscito a limitare il peggio. I prati sono stati i più colpiti: il maggengo è notevolmente compromesso e, se il tempo continuerà ad essere così instabile, anche il secondo taglio è in pericolo. Il grano ha sicuramente patito la grandine, e fra qualche settimana si potrà capire quanto. Le colture arboree solitamente si difendono meglio da questi eventi atmosferici, ma soprattutto gli alberi più piccoli ne hanno decisamente risentito.
Considerevoli anche le perdite per l’allevamento di trote di frazione Graneri. L’acqua ha portato via più di 200 quintali di trote danneggiando anche le attrezzature dell’impianto. Nei giorni successivi all’inondazione alcuni villafranchesi si sono dati alla pesca, molto facilitata, nei campi attorno alla pescheria che erano stracolmi di trote.
Venerdì scorso l’assessore provinciale all’Agricoltura Marco Balagna si è recato a Villafranca per capire la portata della calamità naturale. Sabato si è riunita la Commissione agricoltura. Si è principalmente occupata di censire le zone colpite. Era un passo necessario, al fine di presentare domanda di risarcimento alla Provincia. Non si è parlato solamente di danni alle colture, ma anche di quelli causati alle attrezzature ed alle strutture. Non sono secondari i danneggiamenti ai consorzi irrigui: molti fossi sono stati otturati dalla melma e dovranno essere ripuliti, il Cantogno, ad esempio, ha lasciato notevoli quantità di fango.
La strada per arrivare a dei risarcimenti non è in discesa. Soprattutto quella di chi ha seminato mais, che è una coltura assicurabile. Si tenterà di mettere in evidenza l’eccezionalità dell’evento atmosferico ed anche il periodo. Spesso infatti il mais viene assicurato in estate, periodo in cui è più probabile la grandine. Nessuno poteva prevedere 20 cm di grandine a maggio. L’ipotesi più verosimile non è un risarcimento dei danni, ma un contributo per la nuova semina. Più possibilità invece per l’allevamento delle trote.
«Ora tutto il materiale verrà spedito alla Provincia che deciderà in merito - dichiara il sindaco Agostino Bottano. Anche l’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto ha seguito da vicino la situazione di Villafranca».

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Paola Molino