Non si possono spendere 14 milioni

Nichelino bloccata dal Patto di stabilità fino al 2011

NICHELINO – «O non investiamo o progettiamo e assegniamo i lavori, facendo attendere i soldi alle ditte». Nichelino rischia l’immobilismo sino a fine anno. Progetti come la risistemazione di cascina Nikodemo e della vecchia piscina, potrebbero slittare al 2011. Il dilemma l’ha presentato in termini chiari l’assessore al Bilancio Renato Marando nell’ultimo Consiglio.
Il problema parte da qui: «Nichelino nel 2010 non si potrà svincolare dal Patto di stabilità». L’anno scorso il Comune aveva ottenuto più di sei milioni da poter spendere, nel 2010 questi soldi non arriveranno. Come mai? «Nel 2009 dovevamo avere una spesa corrente inferiore alla media del triennio precedente – chiarisce Marando –. Ma non è stato così». Per l’assessore le ragioni sono molte: «Nel 2006 siamo passati dalla tassa rifiuti alla tariffa ed è stato un anno di spese bassissime, mentre nel 2007 e nel 2008, la spesa è andata minimamente in crescita – analizza –. Infine nel 2009 abbiamo dovuto riportare in bilancio voci che transitavano soltanto, come quella dei soggiorni marini per gli anziani».
Insomma non si è ancora a metà anno e già non si possono più fare investimenti. Un immobilismo che rischia di pregiudicare progetti importanti di edilizia scolastica e la messa in sesto di via Torino. Marando proporrà alla Giunta di investire e portare avanti questi progetti «parlando chiaro alle imprese». Se accetteranno di lavorare, senza incassare subito, si potranno realizzare, altrimenti sarà tutto fermo sino al prossimo anno.
«Adesso stiamo navigando a vista – ammette la stagnazione Marando –. Ma monitoriamo la spesa in maniera che la situazione non si ripeta e il 2011 e il 2012 siano anni di investimenti.
Il rapporto del Comune di Nichelino con il Patto di stabilità ha illustri precedenti: ad inizio 2009 la Giunta e i consiglieri avevano visto il loro stipendio tagliato del 30 per cento perché nel 2008 era stato sforato il patto di circa tre milioni di euro.
E anche per gli interventi già finanziati la situazione non è rosea: infatti è stata sospesa la gara per l’assegnazione dell’appalto che prevede il prolungamento della fognatura bianca in via Roma. Una sospensione di 60 giorni in attesa di incassare alcuni oneri di urbanizzazione per poter pagare i lavori.
Ma secondo Marando non c’è da allarmarsi sui conti del Comune: «Abbiamo 14 milioni di euro in cassa e nel 2009 abbiamo pagato buona parte dei nostri debiti – dice –. Inoltre abbiamo un avanzo di amministrazione di 2.331.000 euro, che decideremo come impiegare quando sceglieremo se investire o meno».

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Paola Molino