I terreni di Staffarda gestiti dal Parco del Po

Decisione dell'ex-presidente Bresso

La Regione Piemonte, decisione della passata Giunta di centrosinistra della presidente Bresso, ha assegnato al Parco del Po cuneese la gestione dei terreni dell'abbazia di Staffarda nel Comune di Revello e dintorni, già di proprietà dell'ex-Ordine mauriziano, ora Fondazione Mauriziano. Si tratta di 6.230.033 mq, pari a circa 1.650 "giornate piemontesi", che la Regione aveva acquistato nel settembre del 2009 per circa 18 milioni di euro. L'operazione della Bresso aveva come obiettivo principale quello di evitare la dispersione e la frammentazione degli immobili. Decisione simile era stata adottata per Stupinigi (Nichelino) e Ranverso. Il presidente del Parco Emiliano Cardia: «Al momento stiamo perfezionando il passaggio tra la direzione del patrimonio regionale e quello del nostro ente. Siamo quindi in una fase di ricognizione dei beni regionali che ci sono stati trasferiti».

La gestione dei terreni (la zona fa parte quasi completamente dell'area di salvaguardia del Parco) è stata assegnata il 22 marzo scorso (prima delle elezioni regionali), ma la notizia è stata comunicata al Parco l'8 aprile.

«Quando le procedure saranno ultimate - aggiunge il presidente - non mancherà l'occasione di confrontarci, come abbiamo sempre fatto, con gli enti e le associazioni di categoria del territorio». Conclude Cardia: «Il Parco del Po cuneese sta seguendo da due anni l'evoluzione delle trattative con la Regione e, accettando di gestire i terreni di Staffarda, cercherà di garantire la continuità aziendale e di ridurre al minimo le eventuali frizioni iniziali».

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino