None: condannati due ex-infermieri

Lavoravano a None nella casa di cura S. Giovanni
Avevano maltrattato e umiliato più volte una disabile

Episodi di «agghiacciante normalità», come li ha definiti un ispettore della Polizia giudiziaria, si erano verificati nel luglio 2007 nella casa di cura S. Giovanni a None. Vittima Emanuela, una disabile allora 36enne, adesso ospite in una struttura dell'Astigiano.

A commetterli, la sentenza è del 1º aprile scorso ed è stata pronunciata a Pinerolo dal giudice Gianni Reynaud, sono stati Pierangelo Genco (condannato ad un anno e due mesi con la condizionale per maltrattamenti) e Cristina Bruna (condannata a mille euro di multa per il reato di percosse).

Gli episodi, cinque in una settimana di registrazioni filmate all'interno della camera di Emanuela, rivelano schiaffi, spinte, tirate di capelli, maltrattamenti e umiliazioni.

I tre avvocati di parte civile hanno avuto parole di fuoco contro quegli ignobili comportamenti. «L'hanno maltrattata quelli che erano deputati a curarla: infermieri professionali che dovevano assisterla» ha detto l'avv. Valentini. «E senza alcuna giustificazione», ha aggiunto l'avv. Calleri.

 

di L. Sorbino (continua)
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino