La banda che ripuliva le casa isolate

L'indagine è nata dalla vicenda dei vigilantes infedeli all'Itt

BARGE E BAGNOLO - L’indagine dei Carabinieri della compagnia di Saluzzo era iniziata qualche mese fa alla Itt di Barge, per le card del carburante usate indebitamente dal personale della sorveglianza a spese dell'azienda. Il seguito di quell'indagine sui vigilantes infedeli, denunciati a gennaio, ha portato sabato 27 marzo all’arresto di una persona a Bagnolo per detenzione illegale di armi e alla denuncia di un’altra, a Barge, per la ricettazione di una stufa a legna.

Si tratterebbe in realtà, secondo i militari, solo di una parte dell’attività di un gruppo di italiani che si sono associati per compiere furti in abitazioni, costruzioni agricole e magazzini. Parecchi furti, in diverse località della Valle Po, Infernotto e del Pinerolese. Quasi sempre la scelta ricadeva su case isolate, in modo da agire con comodo e senza testimoni.

Dopo mesi di indagini e accertamenti, in collaborazione con la Procura di Saluzzo, i militari coordinati dal cap. Roberto Costanzo hanno chiesto la perquisizione di due abitazioni. Nella prima, a Bagnolo, hanno trovato, oltre ad altro materiale che ritengono provenire dai furti, anche una pistola a salve con la canna sostituita e modificata per renderla capace di offendere. Nella casa, nella disponibilità di U.F., 44enne bagnolese, c’era anche una scorta di munizioni di vario calibro. L’uomo è stato arrestato e portato in carcere al Morandi di Saluzzo a disposizione dell'autorità giudiziaria.

A Barge, nell’abitazione di un suo amico, V.L., 39 anni, i Carabinieri hanno trovato una grossa stufa a legna con tanto di forno in funzione. Il padrone di casa continuava ad alimentarla facendo finta di niente, ma i militari non hanno trascurato il particolare e dopo le verifiche hanno scoperto che la stufa era stata rubata a dicembre a Barge nella casa di campagna di un torinese residente a Finale Ligure. Le spiegazioni troppo vaghe hanno spinto i militari a denunciare l’uomo per ricettazione. La stufa è stata sequestrata e restituita al proprietario.

I sequestri nell'ambito dell'operazione sono più numerosi. «Chi avesse subito dei furti - aggiunge il cap. Costanzo - può fornirci la descrizione dettagliata e l'eventuale documentazione. Siamo certi di poter restituire altri oggetti rubati».

I furti sono stati numerosi a Barge, Paesana, Revello. Potrebbero essere attribuiti alla banda anche alcuni casi isolati nel Pinerolese e nel Saviglianese. I Carabinieri sospettano che il sodalizio raccattasse un po' di tutto. «In parte - conclude il capitano - si tratta delle stesse persone già identificate per i furti di carburante alla Itt».

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Paola Molino