La carica dei discount

Orbassano, due supermarket con l'ultima variante al Piano regolatore
La minoranza protesta: «Così muore il commercio di vicinato»

ORBASSANO - Accerchiata dai centri commerciali di Rivalta (Esselunga di Pasta e Carrefour di Gerbole), Orbassano passa al contrattacco. E lo fa con l’ennesima variante al Piano regolatore, ormai arrivate a quota diciotto: nello strumento di pianificazione urbanistica che giungerà in Consiglio probabilmente a inizio marzo, faranno tappa in città due giganti della distribuzione low cost: uno store della catena Lidl approderà in via Stupinigi, in prossimità della rotonda sulla Provinciale prima del Consorzio agrario, mentre Eurospin troverà posto in via Piossasco, quasi sulla circonvallazione esterna al confine con Tetti Francesi.

Una variante predisposta, si legge nel documento, «per affrontare alcune questioni specifiche relative allo sviluppo di aree produttive e commerciali, su istanze di privati». «Due discount di pregio, competitivi sul mercato, che troveranno posto in due aree già produttive. Si tratta di supermercati di media distribuzione per soddisfare i quartieri. Forse questa volta portiamo via qualche cliente a Rivalta, visto che l’Eurospin è quasi a Tetti Francesi», scherza il sindaco Eugenio Gambetta.

Fa parte della variante 18 anche l’ampliamento del capannone della Nov.Al. azienda di ristorazione che ha richiesto al Comune di poter aumentare lo spazio per le sue attività. Modifiche urbanistiche che non sono piaciute all’opposizione: «Non si può continuare a suon di varianti - dice Desirè Mensa, gruppo misto iscritta al Pd -, strumenti che i cittadini non conoscono. Bisogna aprire il Piano regolatore. Questa variante va a cambiare la destinazione, trasformando un capannone da industriale a commerciale: 1.800 metri quadrati in un Piano di insediamento industriale mai decollato, con capannoni ancora vuoti, con un asilo nido promesso e mai nato. Tre varianti parziali in poco tempo, tutte con lo stesso operatore: non è corretto. E poi questi discount segneranno la fine del commercio locale e dei negozi del centro, già duramente colpito dalla crisi».

Varianti al Piano regolatore? «Continuerò a farne - assicura il primo cittadino Gambetta -. Se per gli insediamenti residenziali è giusto aspettare la variante strutturale, per quanto riguarda quelli produttivi e commerciali dobbiamo cogliere al volo le proposte più interessanti senza inutili lungaggini. Se tardiamo, l’operatore sceglie altre soluzioni. E magari finisce per insediarsi nel Comune vicino».

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Paola Molino