La variante al vaglio della popolazione

Garzigliana, Piano regolatore

GARZIGLIANA - Martedì 2 febbraio è stato presentato alla popolazione il progetto preliminare di variante al Piano regolatore comunale approvata in Consiglio a fine anno.

Il progetto individua alcune aree che in un prossimo futuro potrebbero diventare edificabili anche se, come ha sottolineato l’estensore del Piano Guido Geuna, «difficilmente tutti i terreni segnati verranno inseriti fin da subito nel documento definitivo». I tempi della burocrazia sono infatti lunghi e l’alternativa migliore sembrerebbe essere quella di una variante parziale, realizzabile in circa un anno invece di una generale, che richiederebbe oltre tre anni. La decisione, però, spetterà al Consiglio.

I cittadini hanno avuto tempo fino al 4 febbraio per presentare osservazioni in merito al documento in esame. Ora l’Amministrazione dovrà decidere quali eventualmente accogliere e che strada prendere: se quella di una variante di portata minore, ma con tempi più brevi di realizzazione, oppure se quella di una modifica di più ampio respiro, con il rischio però di veder posticipati di molto gli obiettivi di crescita.

Fatto ciò, il Consiglio approverà un secondo documento, che verrà affisso per 30 giorni all’albo pretorio e su cui i cittadini potranno nuovamente presentare le loro osservazioni. Commenta Geuna: «Nei paesi con meno di 5.000 abitanti è possibile preparare simultaneamente progetto preliminare e deliberazione programmatica. In questo caso si è deciso di mantenere separati i due momenti e si sono raddoppiati così i momenti di condivisione. La popolazione ha infatti 60 giorni per vagliare e commentare il primo documento e 60 per il secondo».

All’uscita dalla sala c’è stato qualche malumore dovuto alla mancanza di spazio per le domande.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino