Streglio, altra cassa deciderà la Regione

None, assemblea in Comune

Tempi bui per la Streglio di None del Gruppo Borsci di Taranto. Venerdì, nel corso di un incontro in Regione tra la proprietà, il sindacato Flai-Cgil, l'assessore al Lavoro del Comune di None Cammuso e gli assessori Bairati e Migliasso, l'amministratore unico della Streglio Antonio Borsci ha chiesto per i dipendenti l'attivazione della cassa integrazione in deroga, una forma di cassa nata in questi ultimi anni che serve ad evitare i licenziamenti. Secondo Vincenzo Bertalmio (Flai-Cgil di Pinerolo) «è preferibile invece utilizzare le altre 29 settimane di cassa integrazione ordinaria che ancora rimangono alla Streglio, perché sono più utili per i lavoratori». Tra le due ipotesi deciderà l'assessorato al Lavoro della Regione. Aggiunge Bertalmio con evidente preoccupazione: «La Streglio è al limite del collasso e continua a perdere progressivamente fatturato. Ciò che aveva annunciato Borsci si è rivelato una bufala, perché non c'è alcun Piano di rilancio della Streglio». Attualmente lavorano 14 dipendenti e una trentina sono in cassa da mesi.

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Paola Molino