Nuovi arredi scolastici dalla Città metropolitana anche per a Pinerolo e Nichelino

Nuovi arredi scolastici dalla Città metropolitana anche per a Pinerolo e Nichelino
Mercoledì 5 Settembre 2018 - 18:02

Ci sono anche l'istituto di istruzione superiore "Michele Buniva" e il liceo classico "Giovanni Francesco Porporato" di Pinerolo, e l'Istituto di Istruzione Superiore “James Clerk Maxwell” di Nichelino, tra le scuole beneficiarie dei nuovi arredi scolastici forniti dalla Città metropolitana di Torino per l’inizio dell’anno scolastico 2018-2019.

 

Ammonta in tutto a 220mila euro la spesa sostenuta dalla ex Provincia con una gara che ha consentito di rifornire 16 istituti del capoluogo e 15 di fuori Torino di 3.100 banchi, 3.566 sedie, 100 cattedre e 100 sedie-cattedre. Inoltre sono stati acquistati anche 600 ricambi, dal momento che i nuovi arredi sono tutti “disassemblabili”, e questo consentirà di riparare facilmente la sedia o il banco rotti, senza doverli buttare per intero. Il criterio della sostenibilità è confermato anche dalla scelta di optare per gli acquisti verdi, vale a dire a basso impatto ambientale, in conformità al protocollo per la promozione del Green public procurement (Gpp).


«Era dal 2010 che non si facevano più gare per acquisti di arredo scolastico» spiega il consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture Antonino Iaria “e quest’anno riusciamo a garantire al meglio il regolare inizio dell’anno scolastico, considerato che il 2018-2019 segna un incremento di studenti del primo anno di circa 1500 unità rispetto all’anno scorso”.
In aggiunta alla gara dei 220mila euro, la Città metropolitana sta predisponendo un altro appalto da 1 milione di euro per l’acquisto di armadi, laboratori e altri arredi scolastici: 500mila euro saranno spesi entro il 2018, il restante sarà utilizzato nel 2019.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino