Uno sguardo al medio-lungo termine: la stabilità rimane una chimera!

Uno sguardo al medio-lungo termine: la stabilità rimane una chimera!
Mercoledì 21 Marzo 2018 - 18:11

Siamo entrati in queste ore nel culmine di questa nuova ondata di freddo simil-invernale, che ha aperto la primavera astronomica con una scarica di rovesci nevosi, a tratti fino in pianura, nel corso della serata di ieri.
Gran parte d’Europa ha sperimentato nuovamente un clima prettamente invernale negli ultimi giorni, con una configurazione barica che ha presentato diverse analogie (ma anche qualche differenza) rispetto all’evento di fine febbraio. Sono ancora conseguenze del famoso forte riscaldamento stratosferico sulle regioni polari avvenuto a metà febbraio, che ha permesso e probabilmente ancora permetterà altri affondi di aria piuttosto fredda dalle latitudini artiche verso l’Europa fino alla prima decade di aprile (ovviamente, sempre che ciò venga confermato, saranno da valutare gli effetti specifici nelle nostre zone).

Sul pinerolese il tempo è in via di miglioramento nelle prossime ore, ma il freddo si farà sentire, soprattutto di notte ed al primo mattino, sia domani che venerdì; durante le ore centrali della giornata, invece, il soleggiamento ormai generoso di fine marzo porterà le temperature in pianura intorno ai 10 °C, con punte a sfiorare i 15 °C.
Durante la giornata di venerdì inoltre si assisterà ad un addolcimento termico in quota, con le temperature che si riporteranno intorno alla media del periodo in 24-36 ore, grazie alla cessazione temporanea delle correnti fredde da E-NE.

Tuttavia non sarà ancora tempo di alta pressione e mitezza primaverile, poichè dal nord atlantico una saccatura depressionaria si allungherà verso l’Europa occidentale nella giornata di sabato, con una perturbazione associata che si avvicinerà all’Italia da ovest. Essa cercherà di interagire con la massa d’aria fredda ancora presente sui Balcani, ma nel frattempo perderà l’alimentazione data dalle correnti fredde (ma non troppo) nord-atlantiche, indebolendosi appena prima di fare il suo ingresso sul suolo italiano.
I modelli ancora divergono un po’ sull’esatta dinamica della perturbazione, ma l’ipotesi più probabile al momento risulta un coinvolgimento diretto del centro-sud d’Italia tra sabato e domenica, mentre sul pinerolese ci potrebbe essere un temporaneo aumento della nuvolosità con deboli precipitazioni sparse, con neve ancora a quote basse (non in pianura) grazie ad un nuovo modesto richiamo di aria fredda da est.

L’anticiclone delle Azzorre riuscirà ad espandersi verso l’Europa occidentale all’inizio della prossima settimana, favorendo un intervallo soleggiato e più mite anche sulle nostre zone tra lunedì e martedì.
Sarà però un fuoco di paglia, poichè già da mercoledì le correnti perturbate atlantiche torneranno a scorrere sul nord Italia trasportando una prima perturbazione dalla Francia, probabilmente con effetti modesti sul pinerolese ed accompagnata da valori termici nettamente più miti rispetto a quelli attuali.
Il peggio dovrebbe arrivare nei giorni successivi, col rischio che si apra un nuovo periodo contraddistinto da tempo instabile/perturbato, inizialmente con temperature abbastanza miti ma in possibile nuovo importante calo proprio tra Pasqua e Pasquetta. Pertanto non buone notizie al momento per le festività pasquali, sperando che almeno la Pasqua o la Pasquetta si salvi dal maltempo (molto più difficile sperare in una evoluzione ancor migliore).
Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che fin qua è stato detto:

 

 

 

Articolo a cura di Meteo Pinerolo

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Paola Molino