Principio di incendio a Pomaretto: caccia all'uomo per prendere i piromani

Principio di incendio a Pomaretto: caccia all'uomo per prendere i piromani
Giovedì 2 Novembre 2017 - 09:10

Concitata caccia all'uomo ieri sera nei boschi dell'Inverso di  pomaretto, tra le borgate Gilli, Terra Nera e Clot de Boulard. L'allarme è scattato quando sono stati avvistati piccoli roghi in mezzo ai boschi. Immediato l'intervento degli unici due residenti in zona "Grangiasse" che hanno spento i focolai prima che divampassero provocando nuovi disastri, e allertato Aib, Vigili del Fuoco e sindaco che subito hanno predisposto un cordone di sicurezza per consentire il passaggio solo alle persone autorizzate.

 

Poco prima, verso le 18, il sindaco Danilo Breusa era già stato in zona allertato da un altro cittadino che aveva visto qualche movimento sospetto al bivio per Grangiasse e Clot, ma non si erano trovati né inneschi né persone: «Hanno creduto di vedere delle pile - spiega il sindaco - ma poi hanno concluso che doveva essersi trattato di riflessi della luna. Era già successo in passato».

 

Alle 19, la seconda chiamata da parte degli abitanti di Grangiasse: questa volta un fuoco era stato acceso lungo la strada, e alcune torce elettriche erano state chiaramente distinte nei boschi. Dietro casa, è stata anche trovata della diavolina, anche se non si trattava di un vero e proprio innesco.

 

Sul posto sono intervenuti con il sindaco di Pomaretto, Gli Aib e la Protezione civile, anche i Carabinieri di Perosa Argentina e i CC forestali con il comandante di Pragelato e due pattuglie aggiuntive: una dell'Abruzzo, di stanza a Perosa per l'emergenza incendi, l'altra del Molise, di stanza a Luserna S.G.

 

Il fuoco è stato spento rapidamente: «L'innesco sfruttava delle foglie secche ma era almeno un metro sotto l'inizio del bosco. Per fortuna non si è propagato in fretta anche perché ormai le temperature di notte scendono abbastanza e non c'era vento».

 

Scongiurato il pericolo imminente, è partita la caccia all'uomo per individuare i criminali che hanno appiccato il fuochi e sparso la diavolina. La ricerca è terminata all'una senza risultati: «Qualcosa si è mosso nel bosco, ma c'è anche tanta selvaggina», commenta Breusa.

Contenuti correlati: 
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino