A Castagnole il grande gospel con un maestro dagli States

Ieri sera si è aperta a Castagnole la stagione del Gospel Castagnole Community Choir con una lezione aperta a tutti e soprattutto un maestro d'eccezione: il direttore musicale, nonché coordinatore canoro di tutte le Chiese di confessione Battista di Filadelfia, Rodney Bradley. Insieme a lui, altri quattro talenti statunitensi: il reverendo William J. Scott III, Jeremy Brooks e Maryta Fields. Saranno le stelle, venerdì 6 ottobre (e non sabato come erroneamente riportato nella nostra edizione cartacea in edicola oggi), al Teatro Nuovo di Torino,  del “Sunshine Gospel Mass Choir 2017” .
Una lezione musicale coinvolgente: Rodney Bradley è partito dalla tecnica musicale sino ad arrivare a definire cosa rappresenti veramente il gospel. Lo si potrebbe sintetizzare così: cantare gospel è come essere innamorati, lo sguardo e la postura di un innamorato non tradiscono mai. «Gospel - ha spiegato in inglese, con traduzione puntuale del direttore del coro castagnole, Alberto Marsico - vuol dire “Buona Novella”. Quando lo cantate davvero, in realtà, fate molto di più: lo interpretate nel senso più autentico del termine. Ovvero: trasformate le parole e il suono in un sentimento elevato. Il pubblico deve rendersi conto del vostro trasporto, dettato anche dal ritmo del corpo. Quando salite sul palco, non siete solamente lì per cantare dei brani ma per regalare qualcosa agli spettatori: ciò in cui credete fermamente e che attiene alla dimensione spirituale». 

(Foto Bussolino)