Torre Pellice: il Sinodo valdese riconferma Eugenio Bernardini moderatore della Tavola

Torre Pellice: il Sinodo valdese riconferma Eugenio Bernardini moderatore della Tavola
Venerdì 25 Agosto 2017 - 18:17

Si è concluso oggi con le elezioni delle cariche esecutive e amministrative e la riconferma del pastore Eugenio Bernardini come Moderatore della Tavola, il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste a Torre Pellice.

Ieri sera è stata approvata una serie di ordini del giorno sui temi dell'immigrazione, dell'accoglienza, del fondamentalismo religioso. La serata di ieri sarà ricordata però soprattutto per l'approvazione del documento su "Famiglie, matrimonio, coppie genitorialità" che era stato presentato all'assise lo scorso lunedì e che nei giorni successivi è stato ampliamente dibattuto.

In sostanza il documento ratifica formalmente un'evoluzione in materia di tutela dei diritti delle persone dello stesso sesso, lungamente auspicata dalla chiesa valdese. Viene così introdotta, anche alla luce della nuova legge Cirinnà, la benedizione liturgica per le coppie "civilmente unite", anche se per poterla ricevere rimangono alcuni requisiti.

«Si tratta di un momento storico» ha detto Paola Schellenbaumm, membro della commissione famiglia che ha elaborato il documento. Per il moderatore Bernardini: «Tutto ciò che sostiene la reciprocità dell'amore e che è contro l'individualismo va riconosciuto».

Il moderatore, nella conferenza stampa conclusiva, ha poi sottolineato come il sinodo del 2017 abbia affrontato molti temi, "ma non sempre ha dato risposte scontate. A cominciare dalla benedizione delle famiglie, fino alla vivace discussione che si è aperta sul fine vita". Tema quest'ultimo il cui approfondimento è stato rimandato alle chiese locali, "ma su una posizione mi sembra che non ci siano dubbi e cioé sulla necessità che in Italia sia necessaria la diffusione equa e per tutti delle cure palliative. Là dove queste già sono praticate il tema del fine vita si riduce a poche eccezionalità, su cui tuttavia sarà necessario prendere posizione".

Altro aspetto che ha caratterizzato questo Sinodo è quello del dialogo ecumenico che continua a registrare un clima di vicinanza e un nuovo spirito costruttivo. "La conflittualità delle chiese è una malattia del cristianesimo occidentale - ha chiosato il moderatore - , ora abbiamo forse trovato la cura per guarire da questa malattia".

Il Sinodo del 2017 ha celebrato i cinquecento anni della Riforma Protestante e l'assise ha avuto più volte modo in questa settimana di affrontare il tema e aprire una riflessione sulla storia della chiesa valdese (che aderì alla riforma nel 1532) , ma anche sulle sfide che si aprono guardando al presente e al futuro. "Siamo stati sorpresi dal fatto che in Italia è stata sdoganata la riforma di Lutero, forse per la prima volta non più considerata la causa di tutti i mali dell'Europa. Dobbiamo essere consapevoli che oggi la Riforma è globale e che non investe più solo il Nord dell'Europa, ma anche il Sud del mondo".

Approfondimenti sul prossimo numero de L'Eco del Chisone in edicola mercoledi 30.

 

 

 

 

 

 

Contenuti correlati: 
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino