Stalking su barista di S. Secondo: il poliziotto ai domiciliari nel Salento

Stalking su barista di S. Secondo: il poliziotto ai domiciliari nel Salento
Giovedì 27 Luglio 2017 - 12:47

Da ieri sera Massimiliano Conte, il poliziotto accusato di stalking nei confronti di Marcello Paschetta (titolare del bar Infinito di Via Valpellice a S. Secondo), è agli arresti domiciliari. Dal 4 luglio era in carcere alle Valette. Ieri il giudice Alfredo Toppino, sulla base della decisione del Tribunale del Riesame (che, dopo l'udienza del 20, ha sì confermato la misura, ma ritenuto che le esigenze cautelari e i gravi indizi di colpevolezza fossero da considerarsi attenuati), ha disposto che Conte attenda il processo nel suo paese d'origine, in provincia di Lecce. 

Secondo il pm Andrea Padalino è proprio l'agente 31enne della Stradale di Torino, lo stalker di Paschetta, pesantemente infamato nel marzo scorso con volantini che lo additavano come "pedofilo". Sempre Conte sarebbe l'autore dei danneggiamenti subiti a più riprese dall'Infinito Cafè, che dista solo pochi metri da "Il Salento di Mary" un piccolo locale specializzato nelle vendita di prodotti salentini, intestato alla moglie di Conte. Una contiguità, anche abitativa perchè la famiglia del giovane poliziotto abita al piano superiore, trasformatasi in rivalità commerciale, che avrebbe generato forti tensioni tra le parti e che in un primo momento suggerì al giudice di respingere la richiesta dei domiciliari. Per il difensore, avv. Gessica Martello, «è stato costruito un castello di accuse senza elementi probatori inconfutabili. Attendiamo di leggere le motivazioni del Riesame che ora hanno indotto il gip Toppino ad alleggerire la misura della cusotdia cautelare in carcere». La famiglia Paschetta si è invece affidata all'avv. Pierfranco Bertolino: dalla loro hanno un'attività investigativa che sembra lasciare pochi spazi di dubbio.

 

Lucia Sorbino
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