Stop alle tariffe di roaming nell'Unione europea: all'estero si paga come a casa

Stop alle tariffe di roaming nell'Unione europea: all'estero si paga come a casa
Venerdì 16 Giugno 2017 - 16:13

Da ieri, giovedì 15 giugno 2017, nell'Unione europea non si applicano più le tariffe di roaming. D'ora in poi i cittadini che viaggiano nell'UE potranno chiamare, inviare messaggi e connettersi con i loro dispositivi mobili allo stesso prezzo che pagano nel loro paese di origine.

 

«Grazie al lavoro delle istituzioni europee, saranno eliminati i sovrapprezzi di roaming per tutti coloro che, all'interno della UE, si recano periodicamente in un altro Paese UE», spiega la Rappresentanza dell'Unione europa a Milano, in una nota stampa.

 

BREVI PERIODI

Dal 15 giugno 2017 il consumo in roaming viene dedotto dal volume disponibile sul piano nazionale. A beneficiare del sistema del "roam like at home" ("paghi nella UE quanto pagheresti in Italia") saranno chi, all’interno dell’UE, si sposterà in vacanza o per brevi periodi.

 

NORME ANTI ABUSO

Ci sono garanzie per gli operatori telefonici. Le nuove regole permettono agli operatori di scongiurare gli abusi legati a un utilizzo di traffico dati sproporzionato: non sarà per esempio possibile utilizzare stabilmente una SIM di un altro Paese UE per navigare in Italia. Gli operatori telefonici saranno in grado di rilevare gli abusi controllando la proporzione fra uso nazionale e roaming nell’arco di un quadrimestre: se in tale periodo il cliente trascorre la maggior parte del tempo all’estero ed effettua consumi superiori che nel proprio Paese, l’operatore può chiedergli di chiarire la situazione entro 14 giorni. Questo controllo aggiuntivo riguarderà soltanto le persone che viaggiano molto - non più dell’1% della clientela - escludendo tuttavia chi si collega regolarmente alla rete nazionale, come ad esempio i frontalieri.

Se l’utente persiste in tale pratica, l’operatore può iniziare ad applicare un leggero sovrapprezzo al consumo in roaming. Tale tariffa è limitata dalle regole europee a 3,2 centesimi al minuto per le chiamate vocali e a 1 centesimo per gli SMS. Per i dati, il sovrapprezzo massimo sarà di 7,7 euro per Gigabyte (dal 15 giugno 2017), importo che scenderà a 6 euro per GB (dal 1° gennaio 2018), a 4,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2019), a 3,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2020), a 3 euro per GB (dal 1° gennaio 2021) e infine a 2,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2022).

 

NIENTE ROAMING A TARIFFE NAZIONALI

PER CHI SI TRASFERISCE

Si potrà usufruire del roaming a tariffa nazionale durante qualsiasi permanenza temporanea in uno Stato membro diverso da quello in cui si vive. Chi si trasferisce stabilmente in un altro Paese dell’UE non potrà più beneficiare delle offerte di roaming a tariffa nazionale degli operatori del paese di provenienza. Potrà invece usufruire del roaming a tariffa nazionale durante i viaggi in altri Stati membri sottoscrivendo un abbonamento di telefonia mobile nel nuovo paese di residenza.

 

«MERCATO UNICO DIGITALE UE»

«L'abolizione delle tariffe di roaming è stato un cammino lungo e ha visto il coinvolgimento di vari attori ma, grazie a una stretta collaborazione, l'Unione europea ha offerto ai suoi cittadini un risultato positivo e concreto. Allo stesso tempo- prosegue la Rappresentanza Ue in Italia - l'UE è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra abolizione delle tariffe di roaming e necessità di preservare la competitività e l'attrattività delle formule tariffarie nazionali. Gli operatori hanno avuto due anni di tempo per prepararsi all'abolizione delle tariffe di roaming, e l'Unione europea è fiduciosa del fatto che essi sapranno cogliere le opportunità offerte dalle nuove norme a vantaggio dei loro clienti. L'abolizione delle tariffe di roaming è alla base del mercato unico digitale dell'UE ed è un altro passo verso la creazione di una società digitale europea unita e sostenibile, accessibile per tutti i cittadini».

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Paola Molino