Appendino: «Così Città Metropolitana rischia il dissesto»

Appendino: «Così Città Metropolitana rischia il dissesto»
Giovedì 28 Luglio 2016 - 19:09

Si è svolto questa mattina a Torino, nell'aula consigliare della ex Provincia, in piazza Castello, il primo consiglio metropolitano post elezioni, presieduto dal neo sindaco dell'ente Chiara Appendino. All'ordine del giorno l'approvazione della delibera sugli equilibri di bilancio, delibera che ha dato modo di dibattere sulla situazione finanziaria dell'ente . Situazione disastrosa, di fatto è stato spiegato questa mattina, anche con l'intervento dei tecnici,   gli introiti derivanti dalla fiscalità (un tempo interamente destinati all'ente) verranno prelevati per il 63% dallo Stato: così l'ente riuscirà a malapena e non si sa per quanto, a garantire i i servizi essenziali, che riguardano edifici scolastici, manutenzione delle strade, formazione in particolare. Pagato il  personale «non si potranno spendere i nemmeno mille euro in più». La neo sindaco Appendino ha parlato di una legge di riforma, la Del Rio che ha avuto effetti aberranti sulla vita dei cittadini: «Occorre che tutti insieme portiamo avanti una battaglia per la modifica di questa legge e per ottenere dal governo le risorse necessarie per garantire i servizi e anche per consentire l'elezione diretta dei cittadini del sindaco metropolitano». Con un emendamento il Pd ha ottenuto che dalla delibera venisse cancellato ogni possibile richiamo a una situazione di pre dissesto perché «dobbiamo credere che sia possibile garantire i servizi anche con il prossimo bilancio». L'emendamento è stato approvato. Il consiglio metropolitano ha visto l'ingresso di due nuove consiglieri, tra cui il sindaco di Orbassano Gambetta, in surroga dei sindaci non più eletti. Non tutti sono però stati sostituiti in mancanza di sufficienti nomi di primi non eletti, per cui in attesa delle nuove elezioni (di secondo livello) fissate per domenica 9 ottobre, il consiglio metropolitano è composto da 14 consiglieri anziché 18.

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Paola Molino