Olimpiadi 2006, indagine Gdf: danno patrimoniale di 2,6 milioni di euro

Olimpiadi 2006, indagine Gdf: danno patrimoniale di 2,6 milioni di euro
Venerdì 12 Febbraio 2016 - 11:45

La Guardia di Finanza di Torino, su delega della Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti, ha eseguito un’indagine sulla gestione dell’Agenzia per lo svolgimento dei Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006” che ha evidenziato come alcune attività non siano state svolte in armonia con i canoni dell’efficiente e corretta amministrazione delle risorse pubbliche.

 

Infatti, i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria Torino, attraverso l’acquisizione di documenti, l’audizione di persone informate e l’analisi dei contratti e della normativa di riferimento, hanno individuato una situazione di danno alla finanza pubblica derivante, in particolare, dal conferimento esterno dell’incarico di “project control”, finalizzato a verificare l’andamento dello svolgimento delle procedure, riferite alle singole attività contrattuali, alla loro esecuzione e gli eventuali scostamenti dalle previsioni originarie, allo scopo di ovviare ai possibili inconvenienti.

 

Nonostante la propria organizzazione interna già prevedesse tale funzione, l’Agenzia, al fine di dotarsi del servizio in questione, ha identificato le attività che intendeva commissionare all’esterno ed ha effettuato una gara ad evidenza pubblica, vinta da un’Associazione Temporanea di Imprese.

L’esame del profilo organizzativo dell’Agenzia e dei compiti spettanti ai singoli soggetti che dovevano seguire e curare l’attuazione delle opere olimpiche, ha consentito alle Fiamme Gialle del capoluogo piemontese di evidenziare numerose interferenze e duplicazioni fra le attività di competenza di alcune persone e quanto affidato all’A.T.I. nell’ambito del contratto di “project control”, se non una sovrapposizione di compiti.

 

In sostanza, le mansioni affidate all’A.T.I. erano le medesime che rientravano nelle competenze e nella normale attività delle figure istituzionali preposte alla gestione e allo svolgimento dei singoli appalti, senza alcun valore aggiunto; si trattava, semplicemente, di verificare l’osservanza dei singoli cronoprogrammi e adottare interventi correttivi, laddove fossero insorte difficoltà.

Tale scelta è quindi parsa priva di valide giustificazioni economiche e tecniche ed ha intaccato, in modo grave, i principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa in ragione dell’elevato costo e della sostanziale duplicazione di attività.

 

A seguito dell’affidamento esterno dell’attività di “project control”, l’Agenzia per lo Svolgimento dei Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006” ha subìto un danno patrimoniale pari a 2,6 milioni di euro, imputabile, pro-tempore, al Direttore Generale dell’Agenzia, al Vice Direttore Generale dell’Agenzia ed ai componenti del Comitato Direttivo dell’Agenzia, i quali sono stati citati in giudizio, davanti alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Piemonte, all’udienza del 20 luglio.

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Paola Molino