In viaggio con Laura: in Sud America con un libro nello zaino

Inizia il diario di viaggio di Laura Salvai sul sito de "L'eco del Chisone". Domani, 19 aprile, partirà per il Sud America con il suo romanzo nello zaino. "L'eco" la seguirà sul web. Manca un giorno alla mia partenza per il Sud America e già succedono cose straordinarie. Dopo l'uscita su "L'Eco del Chisone" dell'8 aprile dedicato al mio viaggio, alcuni amici del Pinerolese hanno fotografato la pagina e l'hanno inviata via Facebook ai loro contatti in Argentina. Subito ho cominciato a ricevere decine di richieste di amicizia, fra cui quella di una donna di nome Andrea Salvay, che ha trovato il mio riferimento per puro caso.

Andrea mi ha scritto che suo nonno si chiamava Luis Salvai (registrato come Salvay in Argentina) e si era stabilito a Escalante, nei pressi di Cordóba, dove ancora esiste la casa di famiglia. Veniva da Baudenasca, la frazione di Pinerolo in cui è nato e cresciuto mio padre. Sulla pagina Facebook di Andrea c'era anche una foto, e a me piace immaginare che si tratti del fratello di mio nonno, emigrato in Argentina agli inizi del Novecento.
Fino a pochi giorni fa non l'avevo mai sentito nominare. Mio padre, scomparso a gennaio, non me ne aveva mai parlato. Sapevo pochissimo anche di mio nonno Michele, morto nel 1961, un anno prima della mia nascita. Ci voleva un viaggio in Sud America per smuovere le acque!
Tutti i Salvai di Baudenasca sono nostri parenti, quindi Luis è sicuramente un mio antenato. Quando l’ho scoperto è stato emozionante e mi si è acceso il desiderio di saperne di più. Ho chiamato mio cugino Livio, che mi ha promesso di cercare le foto di famiglia e le lettere che suo padre riceveva dai parenti emigrati. Mi aspetto qualche scoperta interessante. Vedremo! Vi terrò aggiornati.
Andrea Salvay, la mia probabile cugina, mi ha scritto da La Lucila (Buenos Aires): «Yo estoy en el tema de las raices. Que lindo recorrer los orìgenes!» («Mi sto occupando delle mie radici. Che bello ripercorrere le proprie origini!»). Mio cugino Livio, che vive a Pinerolo, mi ha detto la stessa cosa. Siamo separati da un oceano e uniti dalla stessa curiosità di capire da dove arriviamo.