Un pazzoide in condominio rende la vita difficile a tutti
Se è difficile convivere con un vicino di casa cafone, figuriamoci cosa deve essere avere in condomino un vicino "picchiatello", di quelli che la malattia mentale rende cattivi e arrabbiati con il mondo. «È un inferno», ci dice senza fare tanti giri di parole un vicino di casa esausto e amareggiato, perché, «nonostante ci sia una petizione al sindaco, nonostante si chiamino spesso i Carabinieri, lui continua. Nessuno gli fa nulla perché "è matto"». Intanto il "signore del terzo piano" continua a staccare volontariamente i contatori dell'energia elettrica, a gettare rifiuti per le scale e dal balcone, a trascinare mobili nella notte.
Una situazione che si trascina da tempo. «Ma se io gli tiro un pugno, posso dire anche io che sono matto?». (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Paola Molino