Frossasco: la Val Noce ha un concorrente: la "Lesera" anche a La Morra

FROSSASCO - La "scoperta" è stata fatta da Fabrizio Pignatelli, frossaschese temporaneamente prestato a Torino dove lavora. Ha trovato una manifestazione che si svolge a La Morra che «è la fotocopia della nostra "lesera"».
Una tradizione che dura nel borgo cuneese da prima degli Anni '50 ed è del tutto identica a quella che viene rinnovata a Frossasco quando cade la neve. Unica differenza: il nome. A La Morra viene chiamata "lesà" e a Frossasco "lesera", ma le "lese" raffigurate nelle fotografie degli Anni ’50 sono del tutto simili a quelle utilizzate ancor oggi a Frossasco.
Le ricerche storiche di un passato meno recente non aiutano a saperne di più, ma non è detto che in passato anche a Frossasco non venisse sacrificato, in diretta, un tacchino. Poi lo stesso tacchino, "pito" in piemontese - da cui "pitolada" - veniva appeso, ormai defunto, affinché i più bravi a centrare il bersaglio potessero godere delle saporite carni. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino